In
tutto il bacino del mediterraneo, l´Italia è uno
dei luoghi dove l´olio si è trovato più a suo
agio: quì si è stabilito espandendosi dalla
Sicilia fino alla Liguria, ignorando le regioni
e le zone più fredde.
In particolare, esso ha colonizzato l´Italia
centrale, dove si trova la Sabina, che si
estende fra le provincie di Rieti e Roma.
La sabina prende il nome dal popolo che molti
secoli fa la abitava, i sabini appunto.
Questa popolazione era una delle più antiche
d´Italia e d´Europa.
Nel 290 avanti Cristo, la Sabina fu conquistata
dai Romani, e a quegli anni si riferisce una
delle più conosciute leggende dell´antica storia
di Roma, quella del ratto delle Sabine.
I Romani svilupparono moltissimo la coltivazione
dell´olio in Sabina, è già durante il 1° secolo
d.C. questa era l´attività più importante di
tutta la zona.
Quì i nobili Patrizi cominciarono a costruire le
loro splendide ville di campagna che prevedevano
sempre, accanto alla casa, un edificio con il
frantoio, dove si mangiavano le olive e i
magazzini dove si conservava l´olio.
Tutto questo splendore, però, ha avuto fine
quando l´ipero Romano è stato travolto dalle
invasioni barbariche.
Se oggi la coltivazione dell´olio è tornata a
dominare il paesaggio Sabino, questo lo dobbiamo
all´opera dei Monaci Benedettini dell´Abbazia di
Farfa che, dal Medio Evo, ripresero con passione
questa attività, diffondendola in tutto il
territorio sotto la loro dominazione.
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